Per scongiurare la fine di questa stagione politica e la perdita della sovranità nazionale apertura immediata dei cantieri e semplificazioni
Agenpress. Vogliamo andare controcorrente. Abbiamo proposto gli Stati generali dell’economia in assoluta solitudine perché il metodo ciampiano che ha salvato una volta l’Italia diventasse il metodo operativo del governo Conte in una concertazione del fare che restituisca al Paese la sua macchina nell’utilizzo dei fondi europei e nazionali per rimettere in moto gli investimenti pubblici e privati. Olio di gomito e capacità esecutiva.
Dentro un Progetto Paese di lungo termine condiviso che metta a frutto da subito la cassa europea della solidarietà. Dentro un disegno keynesiano che ha nelle parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, di sano realismo (i fondi europei non potranno mai essere gratuiti) la cifra politica più alta perché coniuga strategia e azione. Poche priorità: la prima e la seconda, a nostro avviso, sono il riequilibrio infrastrutturale materiale e immateriale tra Nord e Sud del Paese e la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno.
Progetti decenti perché i soldi non ci vengono dati per fare quello che ci pare, ma per fare quello che abbiamo scelto di fare in questo luogo, in queste date, con queste scadenze, accettando il monitoraggio costante dell’impiego delle risorse disponibili e sapendo che se non cambia la macchina normativa e esecutiva il rischio di perderle a favore di Spagna e Portogallo è una realtà.
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