Fabrizio Cicchitto (ReL): Perché il Trojan viene immesso proprio nel telefonino di Palamara?

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AgenPress. “Facciamo una ricostruzione di quello che è accaduto: perché viene immesso il trojan nel telefonino di Palamara? Per verificare la veridicità o meno di una accusa di corruzione nei suoi confronti dell’ordine di 40mila euro.

Allora la Procura di Perugia doveva essere molto rigorosa nel rendere pubblico di quelle intercettazioni solo ciò che riguardava la verifica dell’esistenza o meno del fatto corruttivo.

Invece le cose sono andate in modo assai diverso: nel senso che sono stati pubblicati spezzoni di quelle intercettazioni che non riguardano affatto la vicenda penale per cui il trojan era stato messo in azione.

Allora vale il proverbio “chi e’ causa del suo mal pianga se stesso”. Indipendentemente da quello che in futuro farà o non farà Cantone, eletto a maggioranza procuratore di Perugia, comunque andranno rese pubbliche tutte le intercettazioni ottenute col trojan presenti nel telefonino di Palamara.

Troppo comodo e assolutamente inaccettabile sarebbe il motto “chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto’ scordammoce o passato”. No, nel momento in cui una parte delle intercettazioni  non riguardanti la fattispecie penale sono state rese pubbliche con effetti de flagranti, allora vanno rese pubbliche tutte le intercettazioni. Infatti allo stato chi può escludere che non ci siano in esse vicende ancor più scabrose e addirittura devastanti di quelle finora emerse?”

Lo dichiara Fabrizio Cicchitto (Presidente Riformismo e Libertà).

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