Agenpress – Dodici persone arrestate e tra loro anche un dirigente di Atm. Tutte legate da un’inchiesta su un presunto giro di tangenti e appalti truccati. Indagine che si è concentrata sui lavori legati agli impianti di segnalamento e automazione della metropolitana M2 di Milano, la verde.
È successo nella mattinata di martedì 23 giugno quando i militari del nucleo di polizia economica finanziaria della guardia di finanza hanno fatto scattare le misure cautelari. Le accuse per gli indagati sono di associazione a deliquere finalizzata al compimento di plurimi reati contro la pubblica amministrazione e in particolare corruzione, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
Tra gli arrestati figura Paolo Bellini, dirigente dell’Atm, in azienda da 24 anni, responsabile degli ‘impianti di segnalamento e automazione’ delle linee metropolitane, che avrebbe ricevuto denaro e “altre utilità” per l’aggiudicazione di contratti di appalto. E sarebbe proprio sulle gare per il sistema di segnalamento della Linea Verde che si appuntano le indagini della procura di Milano e gli arresti firmati dalla gip Lorenza Pasquinelli. Oltre a Bellini e ad altri funzionari di Atm, arrestati i manager delle imprese private coinvolte.
La guardia di finanza avrebbe anche raccolto elementi su un episodio di corruzione risalente addirittura al 2006 per l’appalto di segnalamento della M1, la Linea Rossa, “nel cui contesto sono emerse le recenti criticità (frenate brusche di emergenza) che hanno investito la linea rossa”.