AgenPress. “Siamo contenti che tra Caino e Abele, Fratelli d’Italia non ha dubbi con chi stare ma la loro proposta di legge per introdurre il Garante Nazionale dei diritti del personale della Polizia Penitenziaria, non ci piace e sembra essere scritta da chi non conosce la complessa organizzazione delle forze di Polizia e quindi anche della polizia penitenziaria che, certamente non ha bisogno di un garante, mettendola allo stesso livello dei detenuti”.
Lo dichiara Alessandro De Pasquale, Presidente del Sindacato Polizia Penitenziaria SIPPE.
Non ci riteniamo “carcerati a vita”, come ha erroneamente dichiarato alla stampa Andrea Dalmastro deputato di FdI; per la tutela dei nostri diritti – afferma De Pasquale – ci sono i sindacati e la figura del garante sembra essere un goffo tentativo di offuscare il ruolo del sindacato, oltre ad essere un altro carrozzone di spesa, decisamente inutile per lo Stato e per i cittadini.
Abbiamo scritto una lettera al Presidente di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, invitandola a ritirare la proposta di legge, chiedendole di confrontandosi con i sindacati e trovare insieme soluzioni diverse, davvero necessarie per la Polizia Penitenziaria, tra cui, la separazione gerarchica da personale civile, uno dei tanti problemi che sanciscono il fallimento del sistema penitenziario. Siamo stanchi di proposte utili per le campagne elettorali ma inutili per la polizia Penitenziaria.
È necessario, in prima battuta, consegnare al personale di polizia Penitenziaria la totale responsabilità della sicurezza del carcere che oggi è affidata ad un Direttore penitenziario che non indossa l’uniforme, non fa parte del comparto sicurezza. Conclude De Pasquale.