Pandemia e questione controllo immigrazione

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AgenPress. Sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta la maggioranza dei migranti che si erano allontanati dall’apposita struttura anche per garantire la necessaria prevenzione sanitaria. I migranti erano infatti obbligati a rispettare la quarantena.
Il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, evidenzia la questione della gestione del fenomeno migratorio: “avrete gia’ letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilita’ delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati”.
Musumeci quindi chiede attenzione e “rispetto per la Sicilia, che non puo’ essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilita’ e chiediamo reciprocita’, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’e’ troppa improvvisazione e superficialità”.
Nei giorni scorsi anche il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, era preoccupato: “nel caso che il Ministero degli Interni volesse destinarci ulteriori arrivi di migranti extracomunitari e laddove non si effettuassero tutti i protocolli sanitari previsti, mi vedrei costretto nei modi e nelle forme di legge ad impedire ulteriori accessi o presenze in Basilicata”, anche Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, “sulla necessità di quarantena” che deve essere svolta fuori dal territorio italiano. “Gli sbarchi – afferma Santelli – avvengono sulle coste, è normale quindi quindi l’incidenza sul turismo”. Mentre il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, rileva la “difficoltà a reperire posti per la quarantena”.
Nel caso della Puglia il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, spiega che “dal Cara di Bari erano partiti tantissimi migranti, tutti negativi al Coronavirus, per molte destinazioni, anche fuori Italia, perché succede anche questo durante questo periodo. L’Italia si occupa dei più deboli, li salva in mare, gli consente di avere una vita dignitosa e di andare nei paesi europei, non solo in Italia, che possano dargli un futuro. Non ci sono migranti positivi, erano tutti negativi”.
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