“Arte e Scienza”- Incontri, laboratori, attività didattiche, spettacoli e mostre

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Dal 29 settembre 2020 al 24 giugno 2021

Museo del Rame e degli Antichi Mestieri – Tessano Dipignano


AgenPress. Scienza e Arte: un matrimonio (im)possibile? Il Professor Adam Finkelstein, docente di Informatica presso la Princeton University, organizzatore nel 2013 di un concorso artistico intitolato “L’imprevedibilità della Bellezza”, in cui l’arte si mette al servizio della scienza per renderla un veicolo di comunicazione ancora più efficace e accessibile al grande pubblico, ha commentato in questo modo l’unione tra le due: “Questo immaginario sorprendente serve come finestra attraverso la quale i non esperti possono apprezzare il brivido che da sempre accompagna le scoperte scientifiche”.

Martedì 29 settembre, all’interno del Museo del Rame e degli Antichi Mestieri di Tessano, dalle ore 17.00, prenderà finalmente il via il progetto Arte e Scienza, (finanziato dalla Regione Calabria con Fondi PAC 2014-2020, annualità 2019) ideato dall’Associazione “Mauro Francaviglia” e realizzato in collaborazione al Museo del Rame e degli Antichi Mestieri del comune di Tessano-Dipignano, con l’intento di coniugare arte e scienza/tecnologia, per avvicinare la gente comune alla scienza, attraverso l’arte, creare nuovi stimoli a partire da antichi saperi legati al territorio e possibilità innovative di creazione e sviluppo.

L’obiettivo di questo progetto è dunque di avvicinare la gente comune, ed in particolare i giovani e le categorie svantaggiate, all’amore per la cultura, intesa in senso ampio come unione interdisciplinare tra scienza, tecnica e saperi più prettamente umanistici, affondando nelle radici storiche della nostra regione, fino alla (ri)scoperta di antichi e nuovi mestieri.

La presente iniziativa si inserisce nel contesto culturale mondiale, che, dopo secoli di saperi confinati in “compartimenti stagni”, finalmente riscopre l’interdisciplinarietà tra le scienze “dure” (matematica, fisica, ecc.), le scienze “applicate” (tecnologie) e le “discipline umanistiche” (arti, letteratura, filosofia, ecc.) attraverso giornate di incontro, convegni, proiezione di filmati e documentari di divulgazione scientifica, performances artistiche site-specific nel borgo, osservazioni del cielo, e coinvolgimento “laboratoriale” diretto dei partecipanti, le cui opere artistiche/artigianali confluiranno in una mostra fisica e virtuale, favorendone la diffusione e l’accessibilità a livello mondiale.

I relatori invitati per i convegni comprendono docenti dell’Università della Calabria, dell’Università di Udine, dell’Università Federico II di Napoli, dell’INFN, del CERN di Ginevra, e di altre istituzioni accademiche e/o di ricerca; tra essi, spiccano la Prof.ssa Marisa Michelini (Presidente mondiale del GIREP) e la Prof.ssa Mariafelicia De Laurentis (fisico e artista, che ha fotografato per la prima volta un buco nero).

Grande attenzione verrà posta al tema del recupero, inteso sia come economia circolare (il rame è tra gli elementi maggiormente riciclabili), che come riuso creativo di luoghi (il bene museale in questione era un istituto d’istruzione) e materiali (riutilizzo di materiali di scarto per creare le opere artistiche).

Uno degli scopi finali è quello di creare una nuova immagine della Calabria, che sappia riconoscere e valorizzare le proprie origini storiche e il proprio retaggio culturale, facendone un punto di partenza per la creazione di iniziative innovative e produttive, che abbiano soprattutto i giovani come protagonisti.

La creatività è l’intelligenza che si diverte. (Albert Einstein)

L’Associazione Culturale “Mauro Francaviglia”, nata nel… raggruppa persone ed iniziative che ruotavano attorno alla figura del Prof. Mauro Francaviglia, scienziato di livello mondiale, scomparso improvvisamente, e continua tutte le attività scientifiche e culturali che lo vedevano coinvolto. L’associazione, nata nel 2019, intende valorizzare e idealmente continuare tutte le attività scientifiche e culturali che vedevano coinvolto il Professor Mauro Francaviglia, soprattutto ricerca e divulgazione scientifico-culturale, in chiave fortemente interdisciplinare, tra arte e scienza ma non solo, in università, enti di ricerca e attraverso società scientifiche/associazioni/altro di cui è stato fondatore e/o collaboratore.

Il Museo del Rame e degli antichi mestieri, ubicato in Tessano (Comune di Dipignano), antico borgo nel territorio delle Serre Cosentine, nasce attorno a questo prezioso elemento soprattutto per valorizzare l’antico mestiere locale del “calderaio”, colui che lavora il rame per ottenere soprattutto recipienti e utensili, utilizzati poi anche per altri antichi mestieri (legati a pastorizia, allevamento, filiera del latte, ecc.), oltre che per usi domestici. Già impiegato dagli antichi Egizi e Greci, oggi il rame continua ad essere usato nell’elettronica e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nell’arte e nel design, oltre che in campo agro-alimentare, nella medicina e nelle costruzioni, per finire ai rilevatori di particelle subatomiche, le “più grandi macchine costruite dall’uomo”, utilizzate nei laboratori dai fisici (INFN, CERN, ecc.). Verrà coinvolto L’Istituto europeo del Rame.

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