AgenPress – Blocco della circolazione e agli spostamenti ingiustificati dalle 24 alle 5 da venerdì 23 ottobre, e didattica a distanza al 50% alle superiori da lunedì 26 ottobre: queste le misure previste nell’ordinanza della Regione Lazio che dovrebbe essere firmata nelle prossime ore per il contenimento del contagio da coronavirus. Le disposizioni saranno valide per trenta giorni.
La stessa ordinanza, a partire invece da lunedì 26 ottobre, dovrebbe contenere anche la didattica a distanza obbligatoria per il 50% degli alunni delle scuole superiori (esclusi quelli del prima anno), e per il 75% degli universitari, eccezion fatta per attività formative e matricole.
Numeri alla mano, il Lazio risulta la quarta regione oggi per numero di nuovi casi positivi, 1219, la seconda per numero di ricoveri (1226) e la sesta per casi totali esaminati al 21 ottobre, 28370. Nella Capitale i positivi nelle ultime 24 ore sono invece 543, con un Rt (tasso di contagiosità) di 1,2, la metà di quello riscontrato nella città di Milano.
Il Lazio, secondo i dati della Protezione Civile di ottobre, risulta essere la prima regione Italiana per casi testati ogni 100 mila abitanti. La media nazionale è di 2.497 casi testati per 100 mila abitanti mentre quella della regione Lazio è di 4.045 casi.
Una situazione che preoccupa ma che viene definita sotto controllo, rispetto ai numeri di altre città e regioni. L’obiettivo è cercare di piegare la curva, mantenendo i contagi a livelli tali da non saturare gli ospedali. In regione si lavora all’incremento dei posti covid: si dovrebbe arrivare a quota 2913, di cui 552 di terapia intensiva. Il San Filippo Neri, nell’Asl Roma 1, diventa ospedale multidisciplinare. Due padiglioni saranno completamente dedicati alle persone che hanno bisogno di cure ma sono positive al virus (come nel caso delle fratture). Aumentano la capacità di posti letto anche il Policlinico Umberto I, l’Istituto Spallanzani e il Covid Columbus.