Giornata Montagna. Fao, 350mln di abitanti delle aeree montane colpiti dalla fame

AgenPress – “Nelle zone montuose rurali dei paesi in via di sviluppo, una persona su due non mangia abbastanza per condurre una vita sana  persone che stanno scontando l’impatto della pandemia covid-19 che dobbiamo proteggere, proteggendo le nostre montagne da cui dipende il loro sostentamento”.

Lo ha detto la direttrice aggiunta della Fao, Maria Helena Semedo, nel giorno in cui viene pubblicato lo studio della Fao sulla Giornata internazionale della montagna dedicata alla biodiversità, un’occasione per evidenziare la necessità di preservare gli ecosistemi e migliorare i mezzi di sussistenza.

Aumenta l’insicurezza alimentare nelle zone di montagna dei paesi in via di sviluppo. Dal 2000 al 2017 il numero di persone in difficoltà è passato da 243 milioni a quasi 350 milioni.  Gli abitanti delle aree montane, infatti, sono tra le popolazioni più colpite dalla fame, a causa della perdita della biodiversità e dagli effetti negativi del cambiamento del clima.

La vulnerabilità delle popolazioni montane, spiega lo studio, è peggiorata dai rischi di catastrofi naturali e conflitti armati che interrompono i mezzi di sussistenza o creano stress sulle risorse naturali da cui dipendono le popolazioni. Una situazione molto difficile aggravata dall’emergenza Covid-19, fa presente la Fao: le restrizioni imposte dai paesi hanno infatti amplificato le vulnerabilità delle comunità montane, la cui sopravvivenza dipende appunto dall’agricoltura e dal turismo.

 

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