AgenPress – Nella Giornata internazionale dei migranti, Medici senza frontiere (Msf) esorta l’Ue e le autorità greche a “trasferire immediatamente tutti i richiedenti asilo dai campi delle isole greche in una sistemazione sicura sulla terraferma”. L’appello, inoltre, chiede di riconsiderare l’inaccettabile progetto della realizzazione di nuovi campi chiusi alle frontiere che non faranno altro che intrappolare le persone aggravando i loro problemi di salute mentale” e sostiene che “le autorità greche dovrebbero inoltre garantire tutele speciali alle persone con problemi di salute mentale sulle isole greche ed evacuare le più vulnerabili in una sistemazione sicura sulla terraferma o in altri stati dell’Ue”.
Più di 7mila richiedenti asilo, di cui 2.500 bambini, vivono in tende che spesso si allagano a causa delle piogge. “Recentemente, il terribile episodio di una bambina di tre anni violentata nel campo dimostra la sconvolgente inadeguatezza delle misure di protezione e l’urgente bisogno di alloggi sicuri e dignitosi per i più vulnerabili”.
Lo scrive Msf. Da quando è avvenuto l’incendio e i migranti sono stati trasferiti in un nuovo campo, gli psicologi infantili di Msf continuano a notare preoccupanti sintomi tra i bambini tra cui: sonnambulismo, incubi, comportamenti regressivi, autolesionismo e idee suicidarie. Nel 2020, gli psicologi infantili di Msf hanno trattato 49 casi di bambini con sintomi di idee suicida e tentativi di suicidio. “Continuiamo a vedere disperazione, sintomi depressivi e alcuni casi estremi di psicosi reattiva, autolesionismo e idee suicidarie”, afferma Thanasis Chirvatidis, psicologo infantile di Msf a Lesbo. “Tra i casi più gravi, vediamo bambini che si isolano o esprimono il desiderio di porre fine alla propria vita. Vogliono stare dentro la tenda tutto il tempo, non vogliono socializzare e desiderano morire per fermare la loro sofferenza e non sentirsi più così”.