AgenPress. Di quel 6 gennaio del 1980 ho un ricordo indelebile e ben preciso nella mia memoria, che è l’immagine di due uomini inginocchiati per terra, uno accanto all’altro, e uno dei due con le braccia protese verso l’altro. Quella foto di Irma Battaglia mi ha accompagnato per lunghi anni.
Per terra c’era Piersanti Mattarella e le braccia protese verso di lui erano quelle del fratello Sergio che aveva disperatamente provato ad aiutarlo. Ogni qualvolta vedo in televisione o incontro per motivi ufficiali al Senato il Capo dello Stato il mio pensiero corre a quella foto e alla tragedia immensa della loro famiglia. Una tragedia che oggi appartiene alla storia del nostro Paese, e che il Paese farebbe bene a non dimenticare mai.
Si disse che era stato un delitto di mafia, ma qualcuno ha provato anche a spiegare che dietro la mano armata del killer poteva esserci stato qualcosa altro. La verità anche in quella occasione forse non è ancora venuta fuori.
Al Presidente Mattarella e alla sua famiglia sento di dover esprimere il segno della mia gratitudine per l’esempio di grande coraggio e soprattutto di grande compostezza morale che da quel giorno i Mattarella hanno regalato alla democrazia italiana.
Così la senatrice Fiammetta Modena di Forza Italia, membro della commissione giustizia di Palazzo Madama.