AgenPress – La fidanzata del giornalista e attivista Jamal Khashoggi, barbaramente ucciso nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, ha rivolto un appello a punire il principe ereditario saudita, Mohamed bin Salman, accusato da un rapporto degli 007 Usa di essere il mandante dell’assassinio avvenuto il 3 ottobre del 2018 nel consolato saudita a Istanbul, in Turchia.
“E’ imperativo che il principe ereditario, cha ordinato l’omicidio di una persona innocente sia punito immediatamente”, ha dichiarato Hatice Cengiz in un comunicato.
Il rapporto, redatto dalla CIA (Central Intelligence Agency), l’agenzia di spionaggio internazionale del governo federale degli Stati Uniti, accusa il principe ereditario e leader di fatto dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, di essere stato il mandante dell’omicidio.
Nel rapporto si legge che “il principe ereditario Mohammed bin Salman approvò un’operazione a Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista Jamal Khashoggi”.
l 3 ottobre del 2018 Khashoggi, dissidente e opinionista del Washington Post, entrò nel consolato saudita di Istanbul per ottenere dei documenti di divorzio e non ne uscì più: indagini e inchieste successive mostrarono che era stato ucciso da un commando di undici uomini sauditi mandati quasi certamente da Mohammed bin Salman. Le foto e i dati degli undici uomini furono svelati dai giornali turchi, che citarono fonti interne alle forze di sicurezza e al governo della Turchia.
Bin Salman ha sempre negato il suo coinvolgimento nella vicenda, ma nell’ottobre del 2019 disse che si prendeva «tutta la responsabilità come leader dell’Arabia Saudita, specialmente perché l’omicidio era stato commesso da individui che lavoravano per il governo saudita». L’Arabia Saudita istituì anche un processo, tutt’altro che limpido, contro i presunti colpevoli dell’omicidio, condannando infine cinque persone a morte e tre persone a 24 anni di carcere.