Suez. Portacointainer incagliato, 321 navi in attesa. Si ipotizza errore umano, non tempesta sabbia

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AgenPress –  E’ salito a 321 il numero delle navi in attesa dentro e attorno al Canale di Suez a causa dell’incagliamento del portacointainer Ever Given. Lo ha reso noto il presidente dell’Authority del Canale di Suez, l’ammiraglio Osama Rabie, come riporta un tweet di Sky News Arabiya.

Sono ora 14 i rimorchiatori mobilitati per rimettere in navigazione il portacontainer, il vento forte rende però difficile l’operazione, ha avvertito il suo presidente, l’ammiraglio Osama Rabie. La poppa della nave comunque aveva cominciato a muoversi prima della sospensione del tentativo di rimettere la nave in navigazione, ha segnalato Rabie, preannunciando che se falliranno anche gli sforzi attuali “tenteremo di alleggerire il carico della nave”.

Fonti affermando che il maltempo e scarsa visibilità causata da una tempesta di sabbia non sono  la causa principale dell’incidente,  il capo dell’Authority del Canale di Suez – Osama Rabie – afferma che un “errore tecnico o umano” potrebbe aver contribuito all’incagliamento.

“Le forti raffiche di vento e i fattori meteorologici non sono le sole ragioni principali dello spiaggiamento della nave. Anche altri errori, umani o tecnici, sono potuti entrare in gioco”, ha detto l’ammiraglio in una conferenza stampa a Suez. Eppure era stato un comunicato del portavoce dell’Authority, George Safwat, a sostenere che perdita di orientamento del cargo che portato all’incagliamento è avvenuto per “assenza di visibilità” causata da una “tempesta di vento” che ha colpito la zona con venti di “40 nodi”.

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