AgenPress. “La decisione delle autorità giapponesi, che stando a quanto riportato dalla stampa internazionale intendono riversare in mare oltre un milione di tonnellate di acqua contaminata con materiale radioattivo presente all’interno della centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, suscita forte preoccupazione” dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Ambiente e delle Politiche Agricole e attuale Presidente della Fondazione Univerde.
“Tale sversamento è previsto per l’anno prossimo, quando la società che gestisce la centrale vedrà esaurire lo spazio all’interno dei serbatoi dove vengono attualmente stoccate queste acque contaminate. E’ necessario che la Comunità Internazionale scongiuri questa decisione, anche fornendo assistenza alle autorità giapponesi per una diversa gestione della situazione.
Il rilascio nell’ambiente marino di tale mole di materiale radioattivo avrebbe ovviamente un impatto fortemente negativo sull’ambiente, sugli ecosistemi marini e anche su quelli terrestri, e potrebbe concretizzarsi in un aumento dell’incidenza del cancro a livello globale. Ricordiamo infatti che parte dei milioni di decessi per tumori che si verificano a livello mondiale ogni anno (dieci milioni, secondo l’Airc) è riconducibile agli effetti a lungo termine delle radiazioni. Il governo italiano deve attivarsi, anche nell’ambito dell’Unione Europea, per favorire la ricerca di soluzioni alternative attraverso un intervento dell’ONU”.