Incidente sul Garda. Arrestato il tedesco che era alla guida del motoscafo

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AgenPress – Nella decorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia e del Nucleo Operativo della Compagnia di Salò, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, hanno prelevato, nei pressi del confine di stato a Vipiteno (BZ), K P A rientrato nel territorio Italiano accompagnato dal proprio difensore, per consegnarsi.

Quindi, hanno dato esecuzione presso gli Uffici del Comando Provinciale di Brescia alla misura cautelare in carcere emessa nei confronti del predetto per il duplice omicidio colposo dei giovani Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, avvenuto lo scorso 19 giugno a causa di un incidente nautico nelle acque lacustri del lago di Garda, a San Felice del Benaco (BS).

Determinante, in questi giorni, è stata l’attività svolta dalla Procura della Repubblica di Brescia per assicurare alla giustizia la persona ritenuta responsabile del gravissimo episodio. La Procura ha dapprima richiesto e ottenuto una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere a carico del conducente del motoscafo, il quale nel frattempo era rientrato in Germania. In ragione di ciò, la Procura di Brescia ha immediatamente richiesto un Mandato di Arresto Europeo, attivando contestualmente la collaborazione di Eurojust e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia presso il Ministero dell’Interno,  per una pronta esecuzione del provvedimento. Proprio oggi, peraltro, presso la Corte d’Appello di Monaco, era attesa la convalida del mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura della Repubblica di Brescia.

Come si evince dall’ordinanza, gli investigatori fin dai primi istanti successivi al rinvenimento del cadavere di Umberto Garzarella e a seguito dei fondamentali accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno raccolto univoci e concordanti elementi di reità a carico dell’indagato il quale – come emerso in occasione degli interrogatori condotti dal Pubblico Ministero – era risultato essere il conducente del motoscafo al momento dell’impatto.

In particolare:

– è stato documentato  il conclamato stato di ubriachezza di K, infatti sono state raccolte plurime e convergenti testimonianze, riscontrate peraltro da documentazione video e da certificazioni sanitarie che non lasciano spazio a dubbi;

– la velocità del motoscafo al momento dell’impatto, ricostruita tramite una simulazione notturna svolta in loco della Guardia Costiera, risulterebbe stimabile in circa 20 nodi, ben quattro volte superiore rispetto al limite di navigazione consentito.

L’arrestato, dopo le operazioni di rito, è  stato tradotto presso il locale carcere “Neri Fischione”, a disposizione dell’A.g..

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