AgenPress – ll Centro comune di ricerca (Joint Research Centre, JRC) della Commissione Europea è al servizio della scienza e della conoscenza per sostenere le politiche comunitarie dell’UE per la sicurezza dei cittadini. Esso comprende un importante laboratorio internazionale, ospitato in Italia, che si occupa di sviluppare e validare i modelli alternativi di tutta Europa, l’ EURL ECVAM.
Ieri, 7 aprile, ha reso pubblica la relazione annuale che riunisce i dati più recenti in tema di modelli alternativi dimostrando chiaramente, come essi siano una realtà in espansione che va implementata e rispondendo alla richiesta del Parlamento europeo che ha recentemente emesso una risoluzione in cui esorta la Commissione ad accelerare la transizione verso l’innovazione senza l’uso di animali nella ricerca, nelle sperimentazioni richieste dalle leggi e nell’istruzione.
In particolar modo si è espresso sulla disponibilità di nuovi approcci per testare le sostanze chimiche con modelli non animali.
Infatti, EURL ECVAM svolge un ruolo fondamentale nell’identificazione di metodi promettenti, tra cui ricorso a test in vitro con cellule umane, modelli computerizzati e dispositivi organo su chip, e nel supportarne la convalida e l’accettazione per le applicazioni normative. La strategia sui prodotti chimici per la sostenibilità è una parte fondamentale del Green Deal dell’UE. A riguardo si ricorda come i test per prodotti chimici, oggi, continuino a torturare e uccidere milioni di animali ogni anno.
Il report, inoltre, sottolinea come modelli alternativi non si limitano a sostituire l’animale per i test chimici, anzi, devono e possono essere applicati anche alla ricerca di base e quella clinica in campi fondamentali come la ricerca sul cancro e le malattie neurodegenerative. Stesso dicasi per le linee guida internazionali che prevedono la condivisione di dati e il risparmio di migliaia di vite grazie all’integrazione con modelli in vitro e computazionali.
Infine, rispondendo alle richieste del Parlamento europeo di prestare maggiore attenzione all’istruzione e alla formazione, EURL ECVAM ha intensificato i suoi sforzi per portare le Tre R (Sostituzione, riduzione e perfezionamento degli esperimenti sugli animali) nelle aule in tutta l’UE. Lavorando a lungo con gli educatori, sono stati sviluppati e condivisi liberamente nuovi set di risorse didattiche che sono già state utilizzate. Un risultato importante anche nel nostro Paese dove, grazie alla nostra battaglia pluriennale, è stato vietato l’uso degli animali vivi per fini didattici ed è in vigore la legge 413 fin dal 1993 sull’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.
Il 72% degli europei concorda sul fatto che l’Europa ha bisogno di un piano concreto per porre fine agli esperimenti sugli animali!
Il numero di esperimenti sugli animali non è cambiato di molto negli ultimi dieci anni, nonostante gli incredibili progressi scientifici e le assicurazioni da parte dei decisori europei che il loro obiettivo è sostituire i test sugli animali. In tutti i tipi di altre importanti aree politiche che interessano ai cittadini, ad esempio le emissioni climatiche, l’UE ha fissato obiettivi audaci e ambiziosi per guidare il cambiamento. Questo è ciò di cui hanno bisogno anche gli animali.
Chiediamo ai cittadini europei di aiutarci a modernizzare la scienza nell’UE per mettere in atto una strategia concreta che veda la fine degli esperimenti sugli animali sostenendo la petizione per dire basta alla sperimentazione animale