AgenPress – Il 25 aprile Paul Urey, 45 anni, era stato arrestato ad un posto di blocco all’esterno della metropoli sud-orientale di Zaporizhzhia insieme a Dylan Healy, 22 anni, un altro volontario britannico.
“È morto a causa di malattie diagnosticate in precedenza e dello stress il 10 luglio”, ha detto all’Agenzia di Stampa Donetsk il difensore civico dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Darya Morozova. Secondo Morozova, a Urey – che era detenuto in una struttura penale locale – erano state diagnosticate diverse malattie croniche. Inoltre, ha aggiunto, l’uomo era depresso a causa dell’indifferenza di Londra per la sua sorte.
“Da parte nostra, abbiamo fornito le cure mediche necessarie a Paul Urey nonostante la gravità della sua accusa”, ha osservato. Lo scorso 29 aprile l’organizzazione umanitaria Presidium Network aveva reso noto che due volontari britannici che fornivano assistenza umanitaria in Ucraina, Paul Urey e Dylan Healy, erano stati catturati dall’esercito russo.
I due erano stati catturati a un posto di blocco vicino alla città di Zaporizhzhia mentre erano impegnati nella “consegna di aiuti umanitari” e in operazioni di evacuazione di “una famiglia ucraina”. Secondo Mosca, invece, Urey e Healy erano “spie”. Nel dare la notizia della sua morte, la Tass definisce Urey un “mercenario”.