Iran. Da inizio proteste 402 persone uccise, tra queste 58 minori. 16.800 manifestanti arrestati

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AgenPress – Attivisti in difesa dei diritti umani hanno aggiornato a 402 morti il bilancio delle persone uccise in Iran dall’inizio delle proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini. Tra le vittime si contano anche 58 minori uccisi. Il rapporto afferma inoltre che le vittime si sono registrate in 150 città e 140 università, mentre sono oltre 16.800 i manifestanti arrestati, tra cui 524 studenti. A fornire il nuovo bilancio sono stati gli attivisti del gruppo Harana Human Rights Base. In precedenza l’ong Iran Human Rights (Ihr) aveva parlato di almeno 378 persone uccise, tra cui 47 minori, nel corso della repressione delle forze iraniane. Rispetto al precedente bilancio reso noto mercoledì si sono registrati altri 36 morti. Ihr riferisce di almeno 123 persone uccise nella provincia del Sistan-Baluchistan, al confine col Pakistan, 40 nelle province del Kurdistan e Teheran e 39 nell’Azerbaigian occidentale.

L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, Unicef si è detta profondamente preoccupata per le segnalazioni di bambini e minorenni uccisi, feriti e detenuti.  “Si stima che 50 minorenni abbiano perso la vita nei disordini in Iran – ha affermato l’Unicef -, ciò deve finire”.

 

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