Urso: “Il settore è strategico per la politica industriale del Paese”
AgenPress. Si è riunito oggi a Palazzo Piacentini il tavolo per la chimica, alla presenza del ministro Adolfo Urso, del vice ministro Valentino Valentini e del sottosegretario Massimo Bitonci. All’incontro erano presenti rappresentanti del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, degli enti locali, delle associazioni d’impresa e dei sindacati nazionali e di categoria.
Il tavolo di oggi si inserisce in una serie di incontri settoriali con le forze sociali del Paese, dopo i tavoli sui comparti dell’automotive e della moda e che precede quello sulla farmaceutica convocato per il 29 marzo prossimo.
Al centro della riunione odierna le principali tematiche per le imprese e per i lavoratori del settore.
“La chimica – ha osservato il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso aprendo i lavori – assume una rilevanza sempre maggiore nel disegno di politica industriale del nostro Paese. L’apporto di questo importante comparto risulta infatti indispensabile al Made in Italy, perché trasferisce innovazione tecnologica a tutti i settori utilizzatori, contribuisce ad alimentare la competitività e sostenibilità, difendendo e generando un numero significativo di posti di lavoro”.
In Italia le imprese del settore chimico superano le 2.800 unità con un valore aggiunto pari a 56 miliardi di euro e quasi 280 mila addetti comprensivi dell’indotto. Il nostro Paese è il terzo produttore europeo dopo Germania e Francia, con una quota del 9,5%, e il dodicesimo al mondo. L’export del settore nel 2021 è stato pari a 35,4 miliardi. Più nel dettaglio in Italia l’industria chimica vede la presenza equilibrata di tre tipologie: le imprese a capitale estero (39% del valore della produzione), medio-grandi Gruppi italiani (27%) e PMI (34%) che occupano però il 58% degli addetti.