AgenPress. «La sospensione di ChatGpt in Italia dopo lo stop del Garante ha fatto emergere la necessità di un dibattito più ampio sulle innovazioni legate all’intelligenza artificiale ed ai servizi che può erogare.
Siamo solo all’inizio del primo tempo di questa partita, che è e sarà una rivoluzione nella vita quotidiana di tutti noi. In merito alla misura presa in Italia, pensiamo sia giusto verificare e fare tutti i controlli a garanzia della sicurezza dei dati delle persone, garantire la tranquillità dei cittadini è fondamentale, ma lo è anche affrontare la rivoluzione con la giusta conoscenza e uno sforzo importante dal punto di vista culturale.
Non possiamo procedere solo a “blocchi”: l’innovazione, il digitale, le nuove tecnologie vanno conosciute, gestite al meglio, sfruttate per le grandi opportunità che mettono a disposizione. Certamente ci sono delle storture da gestire, ma questo non fermi il cammino del nostro Paese sull’innovazione. È un film già visto anche con i social network e le chat, o con le professionalità dedicate al settore del digitale. Credo sarebbe utile riflettere su queste tematiche, approfondire, aiutare la conoscenza e la sensibilizzazione, chiedere giusti correttivi, ma senza freni esagerati all’innovazione.
La sicurezza dei cittadini va tutelata, ma serve un dibattito più ampio, in grado di aiutare le autorità preposte a maturare decisioni adeguate ai tempi, magari anticipandoli.
Fondazione Italia Digitale è da sempre impegnata su cultura e policy digitali, siamo a disposizione delle istituzioni, delle imprese, degli esperti e di tutti i cittadini per essere un luogo di discussione e approfondimento: non si deve avere paura della rivoluzione, gestiamola e sfruttiamo al meglio le opportunità positive con la giusta attenzione e consapevolezza».
Così Francesco Di Costanzo, presidente Fondazione Italia digitale.