AgenPress – Il governo intende inserire alcuni dei correttivi chiesti dall’Europa per sbloccare la terza tranche da 19miliardi del Piano, e forse anche qualche ulteriore semplificazione. Una volta approvato il testo a Palazzo Madama, la sfida nelle sfide: far decollare la nuova governance del Piano.
Ha poi sottolineato che il governo si è impegnato a trasformare il Pnrr da un semplice documento sulla carta a un progetto concreto. Il premier inoltre fatto notare che i governi precedenti avevano il compito di scrivere il Pnrr e di dare una cornice legislativa, ma che il governo attuale ha preso il progetto quando è entrato nella fase di esecuzione.
Meloni ha anche affermato che ci sono difficoltà nell’esecuzione dei progetti che né Bruxelles né Roma avevano previsto. Il presidente del Consiglio dichiarato che il governo sta lavorando per superare queste difficoltà e che sta intrattenendo un confronto aperto con la Commissione europea. Meloni, poi, ha fatto notare che i limiti del Pnrr sono legati alla fine dell’era in cui è stato concepito e che l’aumento dei prezzi delle materie prime e lo choc energetico hanno influito sulla sua realizzazione. Infine ha concluso dicendo che ci sono margini per rivedere alcuni aspetti del Pnrr e che il confronto con la Commissione europea è aperto.