AgenPress – “Il futuro dell’Ucraina deve essere di sempre maggiore capacità di inserirsi nelle dinamiche e nelle istituzioni europee. Il modo più intelligente di ringraziare gli ucraini di quello che stanno facendo è accelerare la possibilità di far parte delle istituzioni europee. Bisogna riconoscere gli sforzi enormi di Kiev, anche durante la guerra, per riformare il suo sistema e avvicinarlo ai target richiesti dalla Commissione. È fondamentale riconoscere quello sforzo accelerando e avviando in tempi rapidi i negoziati di adesione all’Ue”.
Lo ha detto la presidente del Consiglio Meloni nelle dichiarazioni alla stampa con il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal.
“Continueremo a fornire tutto il sostegno necessario, anche al piano di pace in 10 punti che è stato presentato dal presidente Zelensky: crediamo nella possibilità di una soluzione diplomatica di questo conflitto, a patto che, come abbiamo detto tante volte, non si pensi che la soluzione del conflitto possa essere una resa dell’Ucraina, di un Paese aggredito. Non sarebbe giusto e costruirebbe un mondo in cui il diritto del più forte vince sulla forza del diritto, un mondo che non conviene a nessuno”.
“Non avrebbe potuto essere diversamente. L’Italia non avrebbe potuto fare altra scelta che quella di essere a fianco al popolo ucraino in questa battaglia per la sua libertà, per la sua integrità, per la sua sovranità, non solo perché era giusto farlo, ma anche perché – voglio ribadire ancora una volta utilizzando questa occasione – quello che accade oggi in Ucraina ci riguarda tutti. Ci riguarda tutti per il rispetto che tutti dobbiamo alla libertà e alla sovranità di un popolo e ci riguarda tutti perché un mondo nel quale la forza del diritto viene sostituita dal diritto del più forte, è un mondo che non conviene a nessuno e che non conviene a noi”
Il popolo ucraino sta combattendo anche per noi. Il popolo ucraino combattendo non avvicina il conflitto, allontana un possibile conflitto più vicino a casa nostra. E quindi il sostegno che noi forniamo è un sostegno dovuto, necessario e che abbiamo portato avanti in tutti gli ambiti che erano necessari e in questo quadro si inserisce la Conferenza sulla ricostruzione che abbiamo organizzato oggi.
“Investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è azzardato ma uno degli investimenti più oculati e lungimiranti che si possono fare in questo tempo” ha aggiunto Meloni.
“Parlare della ricostruzione dell’Ucraina significa scommettere sulla vittoria e la fine del conflitto, e sono sicura che il futuro dell’Ucraina sarà di pace, benessere e sempre più europeo”.
“L’Italia continuerà a fare la sua parte a 360 gradi a sostegno dell’Ucraina sul piano politico, militare, umanitario e anche della ricostruzione per alcune infrastrutture strategiche nelle aree liberate e soprattutto per il domani”.
È nostro compito aiutare l’Ucraina a scrivere questo nuovo capitolo della sua storia e l’Italia ha tutte le carte in regola per giocare assolutamente un ruolo da protagonista in questo, non solo per la determinazione e per la credibilità con la quale abbiamo fatto le nostre scelte e non abbiamo mai tentennato, ma anche perché, per esempio, l’Italia sarà il prossimo anno, nel 2024, Presidente di turno del G7, perché è stata protagonista in tutte le grandi scelte che sono state fatte in questi anni e, aggiungo, perché si candida anche a ospitare nel 2025 la Ucraine Recovery Conference, una conferenza molto più grande di questa, per segnare la nostra volontà ad andare avanti su questo terreno.
Il nostro compito è lavorare fin da subito per ripristinare in Ucraina quanto è stato distrutto, a partire dalle infrastrutture strategiche ed energetiche. Guardate il senso profondo della scelta che la Russia ha fatto di colpire tutte le infrastrutture strategiche che servivano al sostentamento della popolazione civile. Si è tentato di piegare un popolo con il freddo, con il buio, con la fame”.
“L’Ucraina è una Nazione orgogliosa, certo. È una nazione però dinamica, ricca di risorse, nella quale non mancano talenti. È una Nazione che offre ad un occhio scaltro grandi opportunità di investimenti. L’Italia non a caso è il terzo partner commerciale dell’Ucraina. E non a caso abbiamo firmato con Kiev un accordo di cooperazione tecnologica e industriale in diversi settori che sono strategici: penso alla logistica, all’alta tecnologia, ai macchinari agricoli, fino allo start-up, alla piccola media impresa, un tessuto produttivo che per certi versi è molto simile a quello italiano.
Noi come sistema Italia siamo già presenti in Ucraina. Lavoriamo, insieme alle istituzioni finanziarie e internazionali e alle nostre agenzie che sostengono l’internazionalizzazione, per rafforzare il sistema Italia in Ucraina, incluso il tema delle assicurazioni che sono necessarie per chi investe contro i rischi derivanti dal conflitto. Un impegno che intendiamo continuare a portare avanti anche nella piattaforma internazionale dei donatori alla quale pure la nostra Nazione partecipa dall’inizio”.