AgenPress. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde ricorda che da ministro dell’ambiente finanziò 1.000 cantieri contro frane e dissesto idrogeologico destinandoci tra l’altro i fondi tagliati al Ponte sullo stretto e oggi rilancia: ”Basta tenere bloccati e fondi per la sicurezza del territorio.
Il governo avvii un piano per 10.000 cantieri contro il dissesto idrogeologico, per decementificare e rinaturalizzare aree vicine a fiumi e torrenti a rischio, per interventi sulle frane e per creare invasi utili anche contro la siccità. Da anni le proposte di adattamento ai cambiamenti climatici sono note ma non attuate.
E poi riprendiamo la proposta di Marco Pannella che da anni rilanciò invano del geologo comunale che segua la salute del territorio. Infine servono sistemi di allerta più veloci e capillari che prevedano anche un allarme su tutti i cellulari per avvisare le popolazioni dei rapidi cambiamenti meteo come avviene già nei paesi che convivono con i cicloni“.