AgenPress – Dal 27 maggio, giorno in cui è stata ammazzata Giulia Tramontano, sono stati almeno cinque gli episodi di violenza che hanno avuto come vittime delle donne. L’ultimo in ordine di tempo quello avvenuto oggi a Catania dove un 52enne, già sotto processo per violenze sulla moglie, ha ucciso, investendola con l’auto, una amica della donna dopo avere ferito anche la consorte.
Il primo giugno scorso a Roma una agente di polizia di 56 anni è morta dopo essere stata raggiunta da colpi di arma da fuoco, nell’androne del proprio palazzo, dal suo ex, anch’egli poliziotto, che dopo l’omicidio si è tolto la vita in auto.
L’8 giugno a Sant’Antimo, centro in provincia di Roma, una 24enne è stata ammazzata dal suocero che ha poi ha ucciso a colpi d’arma da fuoco anche il cognato della giovane. Movente una presunta relazione tra i due ma anche l’ipotesi che il killer si fosse invaghito della nuora.
Nello stesso giorno a Grosseto una donna di 76 anni è stata trovata morta in una villa: l’anziana sarebbe stata vittima di un pestaggio. Infine ieri una 49enne, madre di due figli, è stata accoltellata a morte a Incisa Scapaccino (Asti).
Il sospettato del delitto è il convivente, Paolo Riccone che in seguito avrebbe tentato di togliersi la vita tagliandosi i polsi. Al momento, però, nei confronti del 57enne non è stata emesse alcuna misura cautelare. La Procura di Alessandria attende l’esito di una serie di accertamenti scientifici: l’autopsia e le analisi sulle tracce di sangue trovate su entrambi i corpi, sul pavimento e su un coltello.