AgenPress. In via D’Amelio a Palermo per la commemorazione di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, che qui, 31 anni fa, furono assassinati.
Questa memoria deve tradursi in impegno costante e quotidiano nello sradicare le mafie che si infiltrano nella società, nell’economia e nella politica. Dobbiamo continuare a far camminare il loro coraggio e le loro idee con le nostre gambe, con le nostre azioni. E sostenere chi è sopravvissuto e i familiari delle vittime delle mafie.
Qui, sotto l’albero della pace, ho incontrato il Centro Studi Borsellino che anima questo momento di memoria preparandosi tutto l’anno con ragazze e ragazzi che vengono da contesti difficili, e anche un collega e amico di Emanuela Loi. Le sue figlie hanno letto una splendida lettera per Paolo Borsellino. Di generazione in generazione dobbiamo tramandare questo esempio, di impegno e lotta contro le mafie e per la nostra Costituzione.
È battaglia che non passa soltanto dall’innalzare i presidi di legalità, ma che è anzitutto culturale e deve partire dall’educazione, dalle scuole. Dalla lotta per la giustizia sociale, che sottrae terreno alla ricattabilità su cui scommettono le mafie. Davanti al bisogno nessuno deve essere lasciato solo ed esposto, lo Stato deve arrivare prima. Deve essere al fianco di quegli amministratori e amministratrici che finiscono nel mirino delle mafie perché fanno rispettare le regole e la trasparenza nell’interesse collettivo, al fianco di quegli imprenditori e professionisti che non accettano i ricatti e le scorciatoie. Ma vanno sostenuti.
Dobbiamo essere, tutte e tutti impegnati ogni giorno, ovunque, in questa riscossa civile che sconfigga le mafie dove cerchino di attecchire. Questa sola può essere la nostra risposta, oggi come ieri.
Lo dichiara, il segretario del Partito Democratico Elly Schlein.