AgenPress. “Ma quale difesa dell’interesse nazionale? Ma quale controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardia dei i posti di lavoro del settore?
Il governo Meloni getta, ancora una volta fumo negli occhi dell’opinione pubblica, spacciando come una grande operazione economica lo smembramento e il ridimensionamento di un’impresa strategica che avrebbe dovuto giocare un ruolo fondamentale per la transizione digitale del Paese.
Con tale operazione a perdere vengono svendute infrastrutture strategiche, come le reti di telecomunicazione, al fondo americano KKR, specializzato nel comprare aziende, riempirle di debiti per pagare i dividendi ai suoi azionisti, per poi affossarle e svenderle a pezzi.
Infatti, il governo italiano sarà solo un socio di minoranza della neocostituita società che gestirà tali infrastrutture di rete, visto che il controllo di maggioranza di tale società sarà saldamente nelle mani del fondo americano.
Insomma, un’operazione a perdere che priva l’Italia, unico caso tra i principali paesi europei, di un’impresa strategica per lo sviluppo economico del Paese, per la sicurezza nazionale e per la salvaguardia dei livelli occupazionali del settore.
La principale infrastruttura di telecomunicazioni del Paese resterà così ancora ostaggio di interessi stranieri che pongono seri problemi anche per la protezione dei nostri dati privati. E’ singolare che questo disastro venga compiuto da un governo che si definisce sovranista e patriota, ma che in realtà dimostra di essere sempre più prono agli interessi economici made in USA”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.