Treno investe operai, Bonanni: “Elettronica e digitale in Italia esistono solo a parole”

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L’ex segretario generale della Cisl: “Servono maggiori controlli sulle ditte”


AgenPress. “Come è stato possibile che i semafori non hanno funzionato? Come mai la ditta appaltatrice porta a lavorare delle persone senza neanche consultare il piano orario dei trasporti? Siamo di fronte un qualcosa di realmente inquietante.

Come si può lavorare, pur sapendo che c’è un treno, che neanche si ferma alla stazione e corre alla velocità di 160 chilometri orari. È assurdo che nessuno abbia registrato questi aspetti prima del fattaccio, così come che il locomotore neanche abbia suonato l’allarme”.

A dirlo l’ex segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni in un’intervista al quotidiano L’Identità.

“L’elettronica, la meccanica e il digitale – ribadisce in Italia non esistono. Altrimenti non si spiega come non ci sia stata alcuna strumentazione elettronica o digitale che abbia gestito la segnaletica a Brandizzo. Allo stesso modo, però, è giusto chiedersi chi controlla le ditte che lavorano e che, come in questo caso, prestano qualche disattenzione di troppo”.

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