Gli indicatori di salute per unità di Pil sono migliori al Sud, perché?

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E’ quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto sul BenVivere delle province e dei comuni italiani 2023. Un’anticipazione del Rapporto su Avvenire del 26 settembre


AgenPress. Il quotidiano Avvenire, nel numero di martedì 26 settembre, riporterà alcune anticipazioni in esclusiva sulla quinta edizione del Rapporto sul BenVivere delle Province Italiane 2023: Classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione e invecchiamento attivo, che verrà presentato nel numero speciale di “L’economia civile” (inserto di Avvenire) in uscita sabato 30 settembre e distribuito in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si terrà a Palazzo Vecchio a Firenze, dal 28 settembre al 1° ottobre. La ricerca, realizzata da Leonardo Becchetti, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici, contiene come sempre due graduatorie: quella del Ben-Vivere dei Territori 2023 e quella della generatività, a cui quest’anno si sono aggiunti alcuni approfondimenti, tra i quali la questione della sanità.

l Sud gode della buona sanità del Nord, ma al costo della migrazione sanitaria; la diseguaglianza di PIL molto forte fra le province (vedi Rapporto completo in uscita il 30 settembre) non si traduce in una proporzionale diseguaglianza nei servizi sanitari, né in termini di prestazioni, né in termini di risultato. Il sistema sanitario nazionale garantisce dunque il servizio anche alle province meno ricche: «La capacità del nostro sistema sanitario nazionale, di fatto, riduce l’impatto delle diseguaglianze di reddito, anche se questo comporta dei costi per le persone che dal Sud si vanno a curare al Nord», afferma Leonardo Becchetti economista, direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e tra gli autori del Rapporto.

E dunque, per rispondere alla domanda sul perché gli indicatori di salute per unità di Pil sono migliori al Sud, è evidente che in presenza di un sistema sanitario nazionale che garantisce la sostenibilità delle migrazioni sanitarie non è necessario un livello proporzionale di PIL per avere più anni di aspettativa di vita. In aggiunta la qualità della salute, che dipende da molteplici fattori, è notoriamente più bassa al Sud per i livelli di stress e inquinamento decisamente più bassi, con conseguenti benefici sulla soddisfazione di vita dei cittadini.

L’argomento verrà approfondito su Avvenire di martedì 26 settembre in un articolo dedicato.

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