Vajont. Sottosegretario Savino: “Simbolo di dolore e resilienza, il ricordo ci impegna a costruire un futuro più sicuro”

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AgenPress. “La notte del 9 ottobre 1963, una frana dal Monte Toc si abbatté nell’invaso del Vajont, dando vita ad un’onda devastante che, superando la diga, lasciò dietro di sé morte e distruzione. Quelle 1.910 vite spezzate, di cui 487 minorenni, sono un monito eterno.
Friuli Venezia Giulia e Veneto sono rimaste segnate per sempre. Longarone, Erto e Casso, e tutti i comuni di quell’area vissero un inferno e portano ancora le cicatrici di quella notte.
Penso che ancora oggi sia difficile descrivere l’orrore vissuto in quei quattro minuti interminabili e nei giorni e nei mesi seguenti.
Anche per questo è vitale non dimenticare. La memoria di quelle vittime e la resilienza dei superstiti devono guidare l’impegno di tutti noi per un futuro in cui tali tragedie non si ripetano mai più.”
Così il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, che partecipa alla cerimonia di commemorazione del 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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