AgenPress. Quanto accade drammaticamente in Terra Santa ci deve far riflettere su due cose. La prima è l’assurdità della guerra e della violenza come metodo di risoluzione dei contrasti. Un errore gravissimo, la sola via di uscita è il dialogo e quando si arriva a situazioni di conflitto bisogna sempre ricordarsi che nessuno ha la verità in tasca e torti e ragioni non si dividono con l’accetta.
La seconda considerazione è ancor più grave. E’ inaccettabile che quella che è la culla delle tre religioni monoteiste, dei figli di Abramo, sia scossa dalla blasfemia di una guerra che poggia certamente su motivi politici ed economici, ma anche religiosi. La guerra biblicamente e universalmente è uno scandalo inteso come pietra di inciampo e la comunità internazionale deve lavorare per la pace senza sosta.
Israele ha diritto a vivere come Stato, i palestinesi senza ricorrere al terrorismo hanno pure diritto alla loro terra. Auguriamoci e preghiamo che la reazione israeliana sia proporzionata e che la tanto invocata legge del taglione voleva appunto evitare eccessi nell’autodifesa e non era un lasciapassare ad ogni violenza.
Apprezzo la giornata di penitenza e digiuno indetta dalla Chiesa cattolica per il 17, spero serva di monito contro ogni inutile strage. Suona oggi piu’ che mai alta la benedizione di Aronne: “Il Signore ti conceda pace” e tutti dovremmo ricordare Proverbi 20:”Attaccare briga è degli stolti”.
Prendendo con discrezione, rispetto e cautela la liturgia ebraica mi permetto di suggerire: “Ascolta Israele”, ascolta la voce della ragione e della misericordia e in quella Terra benedetta torni la pace e silenzino le armi. La guerra è una sconfitta per tutti e per la ragione”.
Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.