AgenPress. La Commissione permanente per i diritti umani del Senato del Pakistan ha reso noto che 179 cittadini pakistani si trovano attualmente in detenzione, e in attesa di processo, con l’accusa di blasfemia.
Inoltre 17 persone sono già state condannate per il reato di blasfemia e attendono un secondo grado di giudizio.
Le statistiche, definite “strazianti” dalla Commissione nazionale per i diritti umani del Pakistan (NHRC) che ha raccolto ed elaborato i dati, sono state diffuse in seguito all’incidente avvento a scorso agosto a Jaranwala che ha visto una folla violenta distruggere numerose case e chiese, a causa di una presunta accusa di blasfemia a carico di due cristiani.
Il senatore Walid Iqbal, presidente della Commissione permanente per i diritti umani del Senato, aveva chiesto dettagli sui casi di blasfemia, auspicando la formazione di un Comitato di coordinamento nazionale all’interno del Ministero dei diritti umani, incaricato di ideare procedure operative standard per affrontare le questioni che causano sofferenza e ingiusta “punizione collettiva” alle comunità minoritarie. Il senatore Iqbal ha espresso preoccupazione per “il dilagante uso improprio delle leggi sulla blasfemia come mezzo per risolvere vendette personali”.