AgenPress – Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto una coalizione internazionale per combattere i gruppi terroristici con un modello simile alla lotta contro l’Isis.
“La lotta” contro Hamas “deve essere senza pietà. Ma non senza regole, perché siamo democrazie che combattendo il terrorismo rispettano il diritto di guerra, assicurano l’aiuto internazionale, e non prendono di mira i civili a Gaza né altrove”, ha aggiunto auspicando che si riporti “l’elettricità agli ospedali senza che venga usata per la guerra. Siamo pronti a portare un aiuto concreto a tutte le popolazioni, con soluzione pratiche e concrete”.
Macron ha affermato che Hamas è paragonabile all’Isis e ad al Qaeda “nell’azione e nelle intenzioni”. Parlando al fianco del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha condannato il “puro odio” e la “pura violenza” degli attacchi del 7 ottobre contro Israele.
Il presidente francese ha sottolineato che gli atti di Hamas “valicano ogni comprensione”, segnando “una pagina nera nella nostra storia”.
Esprimendo le condoglianze della Francia a Israele per gli attacchi, ha detto: “I nostri due paesi sono uniti dallo stesso dolore”.
Gli israeliani coinvolti nell’attacco di Hamas “sono stati uccisi solo perché erano ebrei e volevano vivere in pace”, ha detto ancora ribadendo la solidarietà della Francia “oggi e domani”. Macron, citato dai media israeliani, ha aggiunto che “gli ostaggi devono essere immediatamente liberati”.
Almeno 30 cittadini francesi sono stati uccisi negli attacchi di Hamas e nove cittadini francesi sono “dispersi o tenuti in ostaggio”.
Macron ha esortato che la causa palestinese venga ascoltata “con ragione”, aggiungendo che la “prima condizione” di uno Stato palestinese in pace e sicurezza deve essere l’accettazione dell’esistenza e della sicurezza di Israele.
E poi il monito a “Hezbollah, Iran, Houthi, non prendete il rischio di aprire un nuovo fronte di guerra. Sarebbe aprire la porta a una deflagrazione regionale da cui tutti uscirebbero perdenti”.
Benjamin Netanyahu ha affermato che la lotta del suo Paese contro Hamas “potrebbe essere una lunga guerra”.
Nell’attacco di Hamas del 7 ottobre, i bambini ebrei sono stati costretti a “nascondersi nelle soffitte” proprio “come Anna Frank” dai nazisti, ha detto ancora paragonando il mitragliamento dei civili israeliani alla strage di Babyn Yar a Kiev, dove nel 1941 furono fucilati circa 34.000 ebrei.
“Hamas commette un doppio crimine di guerra” contro gli israeliani e contro i palestinesi, “nascondendosi dietro alla sua popolazione civile. “Chiediamo alla popolazione di Gaza di andare al sicuro nella sud della Striscia, ma Hamas glielo impedisce con le armi – ha aggiunto il primo ministro -. Il popolo di Gaza vivrà senza Hamas, ma prima Hamas deve essere distrutto”.
Netanyahu ha sottolineato la necessità di sconfiggere Hamas altrimenti “perderemo tutti”, avvertendo che Hamas rappresenterà una minaccia anche per l’Europa.
Ha anche fatto eco all’avvertimento di Macron a Hezbollah , il gruppo militante islamico sostenuto dall’Iran che domina il Libano meridionale, di non unirsi alla guerra. Ha detto che Hezbollah “si pentirebbe” di essere entrato nel conflitto. “Spero che ascoltino il nostro avvertimento. Subiranno conseguenze orribili”.