AgenPress – “E’ cominciato con Israele, con gli ebrei, ma non finirà mai lì. L’Europa sarà la prossima, ed è per questo che stiamo combattendo una battaglia per conto del mondo intero”.
Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog nel corso della registrazione di Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai1. Secondo Herzog infatti si tratta di “un vero test di cosa potrebbe affrontare l’Europa se non ci sosterrà con fierezza in modo da poter sradicare il nemico come abbiamo fatto con l’Isis”.
“Penso che ci troviamo di fronte a un fenomeno in cui c’è una civiltà di odio che non ha nulla a che fare con il conflitto tra ebrei e musulmani o tra cristianismo e islam, ha a che fare con una cultura di brutalità e di odio che proviene dall’Isis o da Hamas, da al Qaeda, che cercano di conquistare il Medio Oriente sostenuti dall’Iran.
“Sentiamo un grosso aumento del vento dell’antisemitismo nel mondo. Sappiamo dal passato che si inizia sempre dando la colpa agli ebrei. Tutti conosciamo la storia” ha sottolineato il presidente israeliano Isaac Herzog.
“Oggi mi sono incontrato con i leader delle Comunità ebraiche in Europa – ha aggiunto – chiedono di essere difese. Il popolo ebraico e israeliano sono una cosa sola e sono sotto minaccia”.
“Una cosa deve essere chiara – ha spiegato Herzog – questa è una battaglia per le intere democrazie occidentali. Bisogna capire che se non ci fosse Israele la prossima sarebbe l’Europa perché noi abbiamo visto una tale atrocità, un tale odio, una tala barbarie, che è inaccettabile secondo qualsiasi norma umana”.
Secondo il presidente israeliano “chi celebra, chi festeggia queste atrocità sono in un campo diverso dalla natura, fanno parte di una civiltà che vuole mettere in pericolo il comportamento della famiglia delle nazioni”.
Le manifestazioni nelle università statunitensi dimostrano “l’immensa ipocrisia e il fallimento delle voci liberali di sinistra che non capiscono qual è la realtà del mondo”, ha aggiunto.
“Hamas è la forza più antiliberale del mondo, come Isis, uccide persone della comunità Lgbtq, è contro qualsiasi diritto umano e libertà civili: chi protesta lo fa anche contro tutto questo. Questa è la tragedia che è caduta su di noi, odiano talmente gli ebrei che non vogliono ascoltarci”.
“Mi aspetto che tutte le voci morali del mondo siano molto ferme, ci tengo a sentire una dichiarazione molto forte anche dalla Santa Sede”.
“Ci tengo a sentire sua santità il papa che fa una dichiarazione chiara sui bambini che sono lì a Gaza, ci sono 30 bambini, neonati di nove mesi che sono stati rapiti. Chi può giustificare in qualche modo questo orrore?”.