AgenPress – “Il 16 ottobre, approvando la legge di bilancio in un’ora Meloni aveva provato a offrire un’immagine di coesione. Poi sono passate due settimane, durante le quali sono volati stracci di ogni tipo e su ogni tema”.
E’ quanto dice sulla manovra del leader del M5s Giuseppe Conte, intervistato dalla Stampa. “Si fa cassa su 700mila dipendenti pubblici, tra cui medici, infermieri e insegnanti quella sulla casa è una sorta di patrimoniale, e non c’è nessun intervento sul caro mutui. Senza dimenticare la tassa sulle auto, con il caro benzina e il mancato taglio delle accise, e l’aumento dell’Iva su prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile”.
“Una pioggia di nuove tasse, con un attacco a pensioni e casa” e averla blindata è “un segno di debolezza, di timore di una conflittualità interna”, mentre l’intervento sulle pensioni è “l’ennesimo tradimento: persino Fornero si è stupita, perché il trio Meloni-Salvini-Tajani è stato più duro di lei”.
Inoltre il governo sta trasformando la sanità “in un bene di lusso, lisciano il pelo alle cliniche private. L’11 novembre andrò nella piazza del Pd e proveremo a fare sinergie nelle Regioni e nei Comuni”.
Le riforme sono “un’arma di distrazione di massa, rispetto a una manovra di tagli e tasse. Si preannuncia un accrocco costituzionale, con interventi a cuor leggero su equilibri delicati, spacciando l’avventurismo per riformismo”.