AgenPress – “È giunto il momento che tutti a Kiev e Washington capiscano: è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”.
Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale il presidente ucraino Vladimir Zelensky sta promettendo “disperatamente” una nuova offensiva delle forze armate di Kiev, perché “nell’Occidente cresce l’irritazione, cresce la stanchezza. C’è una crescente riluttanza a continuare a dare soldi all’Ucraina, fornendo armi e munizioni, soprattutto quando devono essere fornite in abbondanza a Israele”.
Per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, “l’Ucraina non è un Paese, ma territori assemblati artificialmente”, scrive lui stesso su Telegram. “Alcuni funzionari attuali ed ex della Nato stanno lanciando con cautela nuove idee sull’Ucraina. Dicono che dovrebbe essere ammessa nell’Alleanza, ma senza Crimea e Donbass. Quindi – dichiara Medvedev riferendosi alle parole dell’ex segretario Anders Fogh Rasmussen – questi territori non sono assolutamente l’Ucraina nella loro concezione. Non è un male, ma è importante andare avanti. È necessario riconoscere che Odessa, Mykolaiv, Kiev e praticamente tutto il resto non sono Ucraina”.
Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, dopo aver fatto questo bisogna “riconoscere l’ovvio”, ovvero che “Zelensky, che non si presenterà alle elezioni, non è il presidente, ma un usurpatore” e che “l’ucraino non è una lingua, ma un surzhik (un dialetto)”.