AgenPress – “L’unico linguaggio che la Russia capisce è quello della forza Bisognerà anche, ovviamente, arrivare a una fase in cui sia possibile discutere con Mosca, ma ciò deve avvenire nella cornice delle leggi internazionali”.
Lo dichiara al Corriere della Sera il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel, ex dirigente Nato.
“Oggi nel mio ruolo devo vedere la situazione non solo dal punto di vista del campo di battaglia, ma piuttosto da quello dei principi. E noi non abbiamo altra scelta che dare all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per poter ripristinare la sua sovranità e il controllo dei suoi confini”.
“Le controffensive sono costose, impegnative, richiedono tempo – dice ancora – L’anno prossimo ci saranno le elezioni in Russia, negli Stati Uniti e potenzialmente anche a Kiev, e questo inverno sarà estremamente difficile perché una grossa parte delle infrastrutture ucraine è stata distrutta. Sarà dura per la popolazione, e con le esitazioni da parte dei Paesi che ora sostengono l’Ucraina, il senso di frustrazione crescerà”.
“L’inverno darà alla Russia il tempo di ricostituirsi. Se non teniamo alto il nostro sostegno all’Ucraina, il prossimo anno potrebbe essere ancora più favorevole a Mosca. Le nostre consegne di equipaggiamento militare non sono sufficienti. Non abbiamo mantenuto le nostre promesse di fornire loro munizioni per l’artiglieria, l’addestramento per gli F-16 non procede alla velocità con cui dovrebbe. L’Ucraina si aspettava di ricevere i tedeschi Taurus, ma Berlino non ha ancora deciso. Questo crea uno squilibrio nelle consegne e l’incertezza non è una buona base per la pianificazione militare”.