AgenPress – Israele ha assemblato un sistema di grandi pompe che potrebbe utilizzare per inondare con acqua di mare la vasta rete di tunnel di Hamas sotto la Striscia di Gaza, una tattica che potrebbe distruggere i tunnel e scacciare i combattenti dai loro rifugi sotterranei ma anche minacciare l’approvvigionamento idrico di Gaza, USA hanno detto i funzionari.
Il quotidiano Usa afferma che la tattica israeliana “potrebbe distruggere i tunnel e scacciare i combattenti dai loro rifugi sotterranei, ma anche minacciare l’approvvigionamento idrico di Gaza”.
Secondo il rapporto, le Forze di difesa israeliane (Idf) “hanno finito di assemblare grandi pompe per l’acqua di mare a circa un miglio a nord del campo profughi di Al-Shati intorno alla metà del mese scorso. Ognuna delle almeno cinque pompe può attingere acqua dal Mar Mediterraneo e spostare migliaia di metri cubi d’acqua all’ora nei tunnel, allagandoli in poche settimane”.
Il Wall Street Journal afferma inoltre che Israele ha presentato il piano agli Stati Uniti il mese scorso, avviando una discussione sulla sua fattibilità e sul suo impatto ambientale. Secondo il rapporto, i funzionari statunitensi ritengono che Israele non abbia preso la decisione definitiva di andare avanti né avrebbe escluso il progetto.
Il processo potrebbe richiedere settimane e quindi consentire ai combattenti di Hamas di evacuare, portando potenzialmente con sé gli ostaggi, chiarisce il “Wall Street Journal”, puntualizzando che non è chiaro se Israele aspetterà la restituzione di tutti gli ostaggi. Una delle maggiori preoccupazioni riguardo a questo piano è l’impatto ambientale del pompaggio dell’acqua di mare nel terreno. L’infiltrazione dell’acqua marina nel suolo è motivo di grande preoccupazione poiché può avvelenare le falde acquifere già semisaline in profondità e renderne la superficie estremamente instabile, aggiunge il quotidiano. Ex funzionari statunitensi hanno dichiarato al “Wall Street Journal” che il piano potrebbe portare a una “condanna globale”, ma hanno ammesso che potrebbe essere uno dei pochi modi per disabilitare permanentemente i tunnel.
L’Egitto aveva inondato i tunnel di Hamas con acqua di mare nel 2015, provocando lamentele da parte degli agricoltori di Rafah per aver danneggiato i loro raccolti. Di solito, prosegue il “Wall Street Journal”, i militari utilizzano cani e robot per bonificare i tunnel, tuttavia, l’efficacia dell’allagamento dei tunnel potrebbe rivelarsi un’opzione capace di far risparmiare tempo, denaro e manodopera.