AgenPress – Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha descritto le condizioni estremamente difficili a Rafah, nel sud di Gaza, a seguito di una recente visita nella Striscia.
Philippe Lazzarini spiega che Rafah non ha le infrastrutture per ospitare più di un milione di persone fuggite lì da altre parti di Gaza, molte delle quali sono state costrette a spostarsi più di una volta.
In una conferenza stampa a Ginevra, ha affermato che la popolazione della città è quadruplicata e la situazione è peggiorata da quando, nelle ultime settimane, è iniziata l’offensiva israeliana nel sud.
Lazzarini afferma che ci sono decine di migliaia di persone che vivono fuori dai rifugi dell’UNRWA.
Quelli che hanno trovato spazio dentro sono i “fortunati”, dice, rispetto a chi fuori vive “all’aperto, al freddo, nel fango e sotto la pioggia”.
Lazzarini aggiunge che è sempre più difficile far arrivare gli aiuti ai rifugi a causa del gran numero di persone stipate nelle aree esterne.
Quasi 1,9 milioni di persone – più dell’85% della popolazione di Gaza – sono state sfollate da quando Israele ha iniziato i bombardamenti di ritorsione in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, che hanno ucciso 1.200 persone.
Lazzarini descrive anche la fame acuta a Gaza, con la disperazione che spinge molti a fermare i camion degli aiuti per rubare cibo, che viene poi mangiato “sul posto”. Incontriamo sempre più persone che non mangiano da uno, due o tre giorni.