Albania. La Corte Costituzionale approva l’accordo con l’Italia sui centri per migranti. Non è incostituzionale

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AgenPress – La Corte costituzionale albanese ha approvato un controverso accordo per inviare in Albania i richiedenti asilo presenti in Italia.

In base all’accordo, il governo italiano costruirà due centri nel nord dell’Albania per accogliere 36.000 persone che sperano di raggiungere l’Italia ogni anno.

L’accordo dovrà ora essere ratificato dal parlamento albanese. Tuttavia, è probabile che la decisione passi facilmente poiché il primo ministro Edi Rama detiene una maggioranza inattaccabile.

Secondo l’accordo, circa 3.000 persone al mese che tentano di raggiungere l’Italia via mare verrebbero detenute in due centri di trattamento vicino al porto di Shengjin, nel nord-est dell’Albania, mentre le loro richieste di asilo vengono esaminate.

I centri sarebbero pagati dal governo italiano e sarebbero gestiti secondo la legge italiana. Il personale italiano sarebbe responsabile delle operazioni e in alcuni casi godrebbe dell’immunità dalla legge albanese.

Una volta valutate le richieste di asilo dei migranti, l’Italia sarebbe responsabile del loro reinsediamento dai centri in Italia o della loro deportazione. Il personale di sicurezza e gli agenti di polizia saranno forniti dall’Albania.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni e Rama hanno presentato per la prima volta l’accordo a Roma a novembre.

Poco dopo, l’accordo è stato temporaneamente bloccato dopo che l’opposizione albanese ha presentato due petizioni sostenendo che l’accordo avrebbe negato ai richiedenti asilo la protezione della costituzione e del diritto internazionale.

Ma oggi i giudici della Corte costituzionale hanno stabilito che l’accordo non era incostituzionale. Hanno affermato che l’accordo “non crea nuovi diritti e libertà costituzionali, né comporta ulteriori restrizioni ai diritti umani e alle libertà esistenti, oltre a quelle previste dall’ordinamento giuridico albanese”.

I giudici hanno anche respinto le affermazioni secondo cui l’accordo per la creazione di strutture di accoglienza per i richiedenti asilo conferirebbe all’Italia la sovranità sul territorio albanese, stabilendo che l’accordo “non stabilisce confini territoriali né modifica l’integrità territoriale della Repubblica d’Albania”.

I media albanesi hanno riferito che i giudici della corte hanno votato 5 contro 4 per respingere la richiesta di bloccare la proposta di legge.

La settimana scorsa i parlamentari italiani hanno votato a favore dell’accordo, sostenuto con 155 voti favorevoli e 115 contrari. Ora passerà al Senato italiano, dove si prevede che venga approvato.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, la scorsa settimana ha dichiarato al Senato italiano di essere preoccupato che i trasferimenti di richiedenti asilo in Albania “solleverebbero importanti questioni relative ai diritti umani”, comprese le condizioni di vita e la libertà di detenzione arbitraria.

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