AgenPress – Il Partito animalista europeo ha depositato formale atto di denuncia querela indirizzato alla Procura della Repubblica di Trento nei confronti del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e degli agenti del Corpo forestale incaricati di effettuare l’abbattimento dell’orso M90. Le ipotesi di reato contenute nella denuncia querela sono uccisione di animali, istigazione a delinquere e concorso nel reato.
“Il Pacobace prevede altre soluzioni intermedie prima di considerare l’ipotesi estrema dell’abbattimento ma Fugatti le ha ignorate tutte, altrettanto responsabili sono gli agenti del Corpo forestale provinciale, per questo motivo li ho querelati per i reati di uccisione animali, istigazione a delinquere e concorso nel reato”, ha dichiarato il presidente, Stefano Fuccelli.
Come riporta Il Giorno “L’orso è stato abbattuto con un proiettile calibro 300 mirando al cuore, sparando subito sotto la scapola. I fucili sono quelli che i cacciatori americani utilizzano per le grandi prede e i proiettili, a espansione, sono quelli che “esplodono” dentro al corpo.
Per trovare M90, non potendo ricorrere a esche o trappole (in inverno il fabbisogno energetico degli orsi è inferiore), i forestali trentini hanno utilizzato il radiocollare. L’orso era infatti tracciato a livello satellitare, con un sistema che aggiorna la sua posizione ogni sessanta minuti.
L’ordine per i forestali era mantenersi a circa 300 metri di distanza. La traiettoria doveva essere completamente libera, il che ha limitato la possibilità di azione. Come spiega il Corriere del Trentino, l’eventuale cattura dell’orso avrebbe presentato gli stessi impedimenti burocratici che hanno riguardato Jj4, l’orsa che lo scorso anno ha ucciso Andrea Papi: un plantigrado posto in cattività non rappresenta più un «pericolo immediato», e quindi la sua uccisone non è più subito giustificabile”.