Belmonte Mezzagno. Gatto impiccato dietro la porta dello studio di un dipendente comunale. Sindaco: “non ci facciamo intimidire”

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AgenPress – Un gatto impiccato è stato trovato dietro la porta dell’ ufficio professionale di un impiegato componente dell’ufficio urbanistica di Belmonte Mezzagno. Il funzionario presentato denuncia ai carabinieri.
“A nome personale, della Giunta Comunale, e dell’intera cittadinanza, esprimo il più profondo sentimento di solidarietà e vicinanza al nostro dipendente comunale, per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima.
Aver fatto ritrovare un gatto impiccato dietro la porta di un immobile di proprietà del dipendente comunale, un gesto vigliacco e ignobile, non può sicuramente intimidire chi sta lavorando bene e nel rispetto delle regole in un settore delicato come quello dei Lavori Pubblici e del Governo del Territorio”, ha scritto sui social il sindaco Maurizio Milone condannando l’intimidazione subita dal capo ufficio tecnico.
“Se l’obiettivo degli anonimi autori dell’intimidazione è quello di condizionare il lavoro, di chi sta compiendo uno sforzo immane per dare certezze e trasparenza al proprio lavoro, sappiano che hanno raggiunto l’effetto contrario.
L’Amministrazione Comunale, nello stigmatizzare l’atto delinquenziale, ha l’obbligo di porre in evidenza l’intenso e qualificato operato tecnico -amministrativo espresso dal dipendente comunale, a cui indirizziamo tutta la nostra stima e sostegno in questo delicato momento.
Auspico che i responsabili della criminosa minaccia siano rapidamente individuati e assicurati alla giustizia. Al tempo stesso ribadisco la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di improntare tutti gli atti al rigore e alla legalità. Va ribadito, anche in questa occasione, che la consapevolezza delle crescenti condizioni di disagio sociale non possono in alcun modo giustificare atti di prevaricazione e di violenza.
Di qui l’esigenza di invitare tutte le istituzioni, le forze politiche e la comunità cittadina, a ritrovarsi uniti nella condanna di questo vile atto e di impegnarsi a far fronte con determinazione e autorevolezza a tutti i doveri della funzione pubblica nello spirito della coesione sociale e nell’interesse della comunità”.
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