AgenPress – Irlanda e Spagna hanno richiesto un’indagine dell’UE per verificare se Israele “sta rispettando o meno i suoi obblighi di rispettare i diritti umani a Gaza”. Lo ha annunciato mercoledì sui social media il presidente spagnolo Pedro Sanchez, spiegando che lui stesso e il primo ministro irlandese Leo Varadkar hanno appena inviato una lettera a riguardo a Bruxelles. Madrid e Dublino ricordano inoltre “l’orrore del 7 ottobre” e chiedono “il rilascio di tutti gli ostaggi” e un cessate il fuoco immediato” nella zona, ha aggiunto Sánchez.
Sanchez e il primo ministro irlandese Leo Varadkar hanno scritto una lettera al presidente della Commissione europea, chiedendo alla Commissione di “intraprendere una revisione urgente per verificare se Israele sta rispettando i suoi obblighi, anche ai sensi dell’accordo di associazione UE/Israele, che prevede il rispetto dei diritti umani”. diritti e principi democratici costituiscono un elemento essenziale del rapporto”.
I leader hanno detto al capo dell’UE Ursula von der Leyen di essere “profondamente preoccupati per il deterioramento della situazione in Israele e a Gaza”, in particolare per l’impatto che il conflitto sta avendo su “palestinesi innocenti, in particolare bambini e donne”.
Prendendo atto delle misure provvisorie imposte dalla Corte internazionale di giustizia alla fine di gennaio, con la quale è stato ordinato a Israele di adottare “tutte le misure” per prevenire il genocidio a Gaza, i leader hanno chiesto un cessate il fuoco umanitario immediato per prevenire “ulteriori danni irreversibili alla popolazione”.
Entrambi sostengono che “l’espansione dell’operazione militare israeliana nell’area di Rafah costituisce una minaccia seria e imminente che la comunità internazionale deve affrontare urgentemente”, e sottolineano che a Gaza “quasi 28.000 palestinesi sono stati uccisi e più di 67.000 feriti” negli ultimi mesi, mentre “1,9 milioni” di persone sono state sfollate.
Sánchez e Varadkar ricordano poi le “misure cautelari vincolanti” stabilite dalla Corte internazionale di giustizia in merito alla causa aperta contro Israele dal Sudafrica e la conclusione dei giudici sul fatto che “almeno alcuni degli atti o delle omissioni che il Sudafrica sostiene che Israele abbia commesso a Gaza possano rientrare nel campo di applicazione delle disposizioni della Convenzione sul Genocidio”.