AgenPress. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, stanno dando esecuzione ad un provvedimento cautelare di interdizione dai pubblici uffici, emesso dal GIP del Tribunale di Lecce nei confronti di 2 pubblici ufficiali, cui sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, falso e soppressione di atti pubblici.
L’indagine, originatasi nel 2019, ha avuto ad oggetto una serie di condotte, principalmente, a carico di 3 dipendenti della Polizia Locale di Lecce (di cui 2 destinatari delle suddette misure), di un dipendente di una società municipalizzata di Lecce e di uno della Polizia Provinciale, i quali, secondo la ricostruzione investigativa del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, avrebbero commesso nel tempo una serie di episodi delittuosi finalizzati ad annullare e/o archiviare verbali per violazioni al Codice della Strada (oltre 500 i casi analizzati) elevati ad una vasta platea di persone, legati da rapporti amicali e/o di interesse.
Le attività di polizia giudiziaria, svolte nei confronti di complessive 46 persone, anche tramite l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, sembrerebbero aver stigmatizzato, nelle condotte corruttive, non solo l’ottenimento di utilità di vario genere (ticket per pubblici spettacoli, biglietti per le giostre, addobbi per matrimoni e servizi di trasloco), ma anche il rafforzamento del consenso elettorale in capo ad alcuni politici locali.
Le condotte contestate hanno interessato, nel tempo, anche personale appartenente ad altre Pubbliche Amministrazioni (non attinte però da alcuna misura cautelare), consentendo agli indagati di ampliare lo spettro di conoscenze e di relazioni amicali in maniera trasversale, garantendo, in un meccanismo di reciproca disponibilità allo scambio di favori, l’annullamento di atti amministrativi.