Dopo la “vergognosa sceneggiata” con tanto di foto con il dittatore Putin, Jorit dice: “lungi da me dall’elogiarlo”

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AgenPress –  “Le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia con Putin. E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall’altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?)”. Così, in un post su Instagram, Jorit dopo le polemiche per la foto e le sue frasi su Putin.

“La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace. Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti?”.

“I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!”.

Ciro Cerullo è un artista di strada italiano abbastanza conosciuto nel mondo, con il nome di Jorit, ma in questi giorni di lui si sta parlando soprattutto per aver dialogato con il presidente russo Vladimir Putin durante un forum della gioventù che si è tenuto mercoledì a Sochi. Alla fine della manifestazione Cirullo si è avvicinato a Putin chiedendogli di poter fare una foto insieme. Il motivo? “In Italia si dicono tante cose strane su di lei, presidente Putin – ha detto Cerullo-Jorit -. Le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all’Italia che lei è umano come tutti e la propaganda su di lei non è vera”. Al che il presidente russo ha risposto: “Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”.

Nel botta e risposta tra Jorit e Putin, l’artista ha posto una domanda sull’arte come ponte tra Italia e Russia e Putin ha così potuto lanciare il suo messaggio indirizzato al nostro Paese: “Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, noi in Russia l’abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così”. Ma a unire i due popoli, ha aggiunto, c’è anche il comune “desiderio di libertà”, che porta al rispetto dell’uno verso l’altro. “La lotta dell’Italia per l’indipendenza, Garibaldi… questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti”.

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