AgenPress. “Sono del tutto immotivate le preoccupazioni espresse in queste ore da alcune associazioni e da altri soggetti in merito al tavolo interministeriale sull’utilizzo dei farmaci ormonali bloccanti della pubertà nel trattamento della disforia di genere dei minori”. Lo dichiarano in una nota congiunta i ministri della Salute e della Famiglia, Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella.
“Le notizie giornalistiche sul caso Careggi, con le successive interrogazioni parlamentari e la conseguente ispezione, e i mutamenti di indirizzo da parte di altri Paesi che avevano promosso un utilizzo estensivo di questi farmaci e ora stanno rivedendo le proprie posizioni – affermano Schillaci e Roccella –, hanno reso non solo necessaria, ma anche urgente, una ricognizione tanto della letteratura scientifica quanto dei cambiamenti a livello procedurale, regolatorio ed eventualmente legislativo intervenuti all’estero, segnalati anche in atti parlamentari come quelli delle onorevoli Zanella e Madia.
Questa ricognizione, affidata a esperti di alta e riconosciuta qualificazione scientifica, potrà fornire elementi conoscitivi a garanzia dei minori e dell’adeguatezza dei percorsi terapeutici, elementi che siamo certi stanno a cuore a tutti.
Si tratta – concludono i ministri – di un lavoro tecnico-scientifico e non di una consultazione associativa, sicché nessuna ‘esclusione’ può essere lamentata e anche le contestazioni di metodo sono totalmente prive di fondamento”.