AgenPress – Le elezioni in Francia non ricordano molto la democrazia, il secondo turno è finalizzato a manipolare la volontà degli elettori, molti candidati potrebbero ritirarsi dal processo elettorale per avere l’opportunità di sconfiggere “conservatori o populisti”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riferisce la Ria Novosti.
“Il primo turno delle elezioni parlamentari è passato, e ce ne sono due. Inoltre, il secondo turno, a quanto pare, è stato concepito proprio per manipolare la volontà degli elettori durante il primo turno, quando alcuni candidati possono ritirare le loro candidature essere persuasi a spianare la strada per sconfiggere, come si suol dire, conservatori o populisti, questo non somiglia molto alla democrazia”.
Proprio Marine Le Pen, alla vigilia della consultazione, aveva affermato che la postura della Francia sul conflitto in Ucraina sarebbe cambiata, e non di poco, con il suo delfino Jordan Bardella a Matignon. A partire da due scelte chiave: il veto di Parigi all’utilizzo di Kiev delle armi francesi per colpire in territorio russo e il rifiuto netto di considerare l’invio di soldati d’oltralpe in Ucraina. Una sconfessione della linea evocata da Emmanuel Macron, avversata per la verità anche dalla gran parte dei partner della Nato. La Russia, durante questa breve campagna elettorale, non ha fatto mancare il suo sostegno più o meno diretto a Rn. Appena pochi giorni fa il ministero degli Esteri di Mosca ha salutato la netta vittoria della droite al primo turno con un tweet, corredato da una foto di Marine Le Pen, in cui ha sottolineato che “il popolo francese sta cercando una politica estera sovrana che serva i propri interessi nazionali e non i dettami di Washington e Bruxelles”.