AgenPress – “No, non mi sono sentito abbandonato. Non ho la sindrome dell’abbandono e sto benissimo anche da solo. Poi c’è chi ha una sensazione più spiccata e l’ha fatta sentire e chi magari mastica meno questi temi”. L’ha detto l’ex governatore della Liguria, Giovanni Toti, a Roma dopo aver incontrato il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, nella sede del gruppo a Montecitorio.
Giovanni Toti è accusato di corruzione e finanziamento illecito.
Ha poi incontrato Matteo Salvini e alle 16 vedrà il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri e alle 19 il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
“È tanto bello tornare a Roma, è bello incontrare tanti amici, alcuni dei quali mi sono stati particolarmente vicini, oltre al gruppo di Noi moderati che sono amici fraterni. Poi c’è la Lega di Matteo Salvini, gli stessi Fratelli d’Italia e nel pomeriggio, a differenza di quello che qualcuno dice, incontrerò anche Forza Italia a cui voglio bene”.
“Dopo Roma, farò qualche giorno in famiglia a fare le ferie e non ovviamente chiuso nel giardino di casa. Sul mio futuro politico non lo so. Vediamo se ci sarà un futuro politico”. Poi rivolgendosi ai cronisti, aggiunge scherzando: “O potrei venire a lavorare in un’agenzia di stampa”.
Toti afferma di capire “la concatenazione delle accuse della procura, francamente non ne condivido nemmeno una. Io credo che le immunità della politica siano calate oltre ogni limite. Seguendo un certo populismo e giustizialismo si ritiene che chi fa politica abbia privilegi in sé, ma in realtà sono privilegi del potere popolare che li rappresenta. Credo quindi non solo che servirebbe un allargamento delle immunità, dai parlamentari ai ministri, ma questo vale anche per sindaci e governatori, come del resto la nostra divisione dei poteri e la nostra legislazione prevedevano prima di Mani pulite”.