Orso polare arriva in Islanda su un iceberg stremato ed affamato. Viene ucciso dalla polizia

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AgenPress – L’orso, del peso di circa 200 chilogrammi, aveva compiuto un viaggio di circa 1.000 chilometri e, durante i giorni trascorsi in mare, non aveva potuto cibarsi. Stremato e affamato si è mosso immediatamente alla ricerca di cibo.

Groenlandia e Islanda distano 300 km circa e non capita spesso che un orso – a bordo di un iceberg – arrivi sino ai territori abitabili.

L’orso polare era arrivato a bordo del blocco di ghiaccio, trasportato dalle correnti. Arrivato sulla terraferma si era aggirato per i sobborghi e ciò è bastato perché la polizia,  dopo aver consultato l’agenzia per l’ambiente, abbia deciso di abbatterlo per proteggere i cittadini – secondo il protocollo determinato – ma anche per una questione economica (riportarli in Groenlandia inciderebbe troppo sulle casse statali). Il più grande animale carnivoro terrestre esistente in natura verrà ora studiato dai laboratori islandesi.

La scelta è stata criticata, poiché l’orso polare è una specie a rischio, con una popolazione stimata tra i 20.000 e i 25.000 esemplari in tutto il mondo.

La notizia dell’abbattimento ha suscitato reazioni indignate.  Le autorità islandesi hanno però spiegato in maniera approfondita i motivi che hanno portato alla decisione di abbattere il plantigrado, che si era avvicinato alle case (oggetti per lui completamente sconosciuti).

La sua avventura si è conclusa nei pressi di un villaggio nella zona a nord-ovest dell’isola, quando lo scorso 19 settembre è stato ucciso dalla polizia.

Il governo dell’isola ha utilizzato il consueto protocollo applicato quando accade che un esemplare di questo tipo si avvicini al centro abitato.

Una donna di 83 anni ha visto l’orso dalla finestra e, impaurita, ha chiamato sua figlia, che ha subito dato l’allarme. Secondo il capo della polizia dei Fiordi occidentali, Helgi Jensson, l’intervento è stato necessario perché la donna era sola e l’esemplare quindi era una minaccia. Così è stato applicato il consueto protocollo previsto nel caso in cui questi animali si avvicinino troppo ai centri abitati.

Questo episodio sottolinea ancora una volta i pericoli che questi magnifici animali affrontano a causa dei cambiamenti climatici, che riducono i loro habitat naturali e li costringono a viaggiare alla deriva su blocchi di ghiaccio in cerca di cibo. Le scelte umane, sia economiche che ambientali, hanno un impatto diretto sulla sopravvivenza degli orsi polari e altre specie vulnerabili.

Il corpo è stato trasferito all’istituto islandese di storia naturale e qui sarà esaminato per valutare, tra le altre cose, le sue condizioni di vita e lo stato nutrizionale.

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