AgenPress – La Commissione europea ha deciso di deferire l’Ungheria (INFR(2024)2001) alla Corte di giustizia perché ritiene che la sua legge nazionale sulla “Difesa della sovranità” violi il diritto dell’UE. Questa legge nazionale istituisce un “Ufficio per la difesa della sovranità”, incaricato di indagare su attività specifiche che si dice siano svolte nell’interesse di un altro Stato o di un ente, organizzazione o persona fisica straniera, presumibilmente suscettibili di violare o mettere a repentaglio la sovranità dell’Ungheria; e organizzazioni le cui attività che utilizzano finanziamenti esteri presumibilmente influenzano l’esito delle elezioni o la volontà degli elettori.
Nel febbraio 2024, la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora all’Ungheria, esprimendo le sue preoccupazioni. Ritenendo che la risposta fornita dall’Ungheria alla sua lettera di messa in mora fosse insoddisfacente, nel maggio 2024 la Commissione ha inviato un parere motivato, ribadendo le lamentele relative alla violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, dalle libertà fondamentali del mercato interno e dalla legislazione dell’UE sulla protezione dei dati. In risposta a tale parere motivato, l’Ungheria ha sostenuto che la legge sulla difesa della sovranità non viola il diritto dell’UE e che le preoccupazioni sollevate erano infondate.
Dopo aver valutato attentamente la risposta delle autorità ungheresi, la Commissione mantiene la maggior parte dei reclami identificati, che non sono ancora stati affrontati. Tali reclami riguardano diversi diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE: il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la libertà di espressione e di informazione, la libertà di associazione, il diritto al segreto professionale legale, nonché la presunzione di innocenza, che implica il diritto di non autoincriminarsi. La Commissione ritiene inoltre che la legge violi diverse libertà fondamentali del mercato interno, la direttiva sul commercio elettronico, la direttiva sui servizi, nonché la legislazione UE sulla protezione dei dati.
Il 12 dicembre 2023 l’Assemblea nazionale ungherese ha adottato la legge sulla difesa della sovranità, autorizzando un nuovo ufficio a svolgere indagini, anche in relazione a “qualsiasi attività finanziata dall’estero e che possa influenzare l’esito delle elezioni, la volontà degli elettori o supportare tali attività”. Secondo il suo preambolo, la legge è stata adottata in risposta ai crescenti attacchi illeciti contro la sovranità dell’Ungheria da parte di organizzazioni e individui stranieri che cercano di affermare i propri interessi in Ungheria in opposizione agli interessi e alle regole ungheresi. La legge affida all’ufficio una discrezione molto ampia in merito alle indagini, in particolare sull’accesso alle informazioni, autorizzando l’ufficio a intervenire in modo intrusivo nelle indagini. La legge richiede un’ampia pubblicità sulle singole indagini e sui loro risultati. Ciò avrà conseguenze negative per le entità interessate, incluso un effetto stigmatizzante. Ciò è ulteriormente aggravato dal fatto che l’ufficio invierà un rapporto pubblico annuale alla commissione parlamentare permanente per la sicurezza nazionale e al governo per la loro risposta su come affronteranno i suoi risultati.