L’art. 13 della Convenzione di Ginevra sancisce che: “I prigionieri di guerra devono essere trattati sempre con umanità”
AgenPress. Scene strazianti e crude, in cui l’umanità sembra svanire. I soldati russi puntano i fucili contro gli ucraini, inermi e disarmati, colpevoli solo di aver difeso la propria patria, e aprono il fuoco. I corpi dei giovani cadono lentamente a terra, mentre un soldato russo si avvicina per infliggere il colpo di grazia a chi ancora mostra segni di vita. Ciò che rimane è il silenzio, colmo di angoscia e disperazione.
Le agghiaccianti immagini diffuse su Telegram sono già virali.
L’art. 13 della Convenzione di Ginevra sancisce che: «I prigionieri di guerra devono essere trattati sempre con umanità. Ogni atto od omissione illecita da parte della Potenza detentrice che provochi la morte o metta gravemente in pericolo la salute di un prigioniero di guerra in suo potere è proibito e sarà considerato come un’infrazione grave della Convenzione. In particolare, nessun prigioniero di guerra potrà essere sottoposto a una mutilazione corporale o a un esperimento medico o scientifico di qualsiasi natura, che non sia giustificato dalla cura medica del prigioniero interessato e che non sia nel suo interesse».
Il regime di Mosca continua a violare il diritto internazionale, perpetuando crimini spaventosi e condannando il popolo ucraino a sofferenze indicibili. Tuttavia, il giorno in cui Vladimir Putin e il suo entourage politico risponderanno davanti a un tribunale internazionale per i crimini commessi sembra avvicinarsi.