AgenPress. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale di agosto sale dello 0,1% sul mese precedente e scende del 3,2% su base annua.
“Una Caporetto! Prosegue il capitombolo delle nostre industrie. Il disastroso tonfo della produzione industriale dura ininterrottamente da febbraio 2023, registrando il 19° calo tendenziale consecutivo! Sabbie mobili dalle quali si può uscire o sperando che il resto del Mondo segni una crescita elevata o rilanciando i consumi degli italiani, ora ridotti alle spese obbligate” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’associazione, la produzione di agosto 2024, nel confronto con gennaio 2023, ossia prima che iniziasse la discesa, è inferiore del 5,1% nei dati destagionalizzati. Per i beni di consumo il gap è del 5,4%, che sale all’8,5% per i beni di consumo durevoli.
“I dati ci confermano che sono i beni di consumo durevoli a trascinare in basso la produzione. La prova del nove che l’andamento negativo della produzione è collegato alla difficoltà delle famiglie. Uno spiraglio di luce arriva dal confronto con luglio 2024, con un recupero dei beni di consumo non durevoli del 3,6%. Bisognerà però attendere i prossimi mesi per capire se si tratta solo di un rimbalzo o di un’inversione di tendenza” conclude Dona.
Tabella n. 1: produzione industriale, variazione percentuale (dati destagionalizzati)
| Beni intermedi | Beni strumentali | Beni di consumo durevoli | Beni di consumo non durevoli | Beni di consumo | Energia | TOTALE INDUSTRIA (a) |
Differenza % Ago 2024 – Gen 2023 | -7,5 | -8,2 | -8,5 | -4,1 | -5,4 | 2,7 | -5,1 |
Differenza % Ago 2024 – Lug 2024 | -2,8 | -2,5 | 3,0 | 3,6 | 2,8 | 2,3 | 0,1 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su elaborazione dati Istat
(a) escluse costruzioni